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Migliori carte per pensionati

Scritto da Emanuele Tolomei il . Pubblicato in . 12 commenti su Migliori carte per pensionati
Migliori carte per pensionati

Carte pensionati: perché averne una conviene?

Sulla stessa falsariga di quanto avviene per i giovani, anche chi ha smesso di lavorare può contare sul supporto di prodotti finanziari dedicati: le carte pensionati sono in tal senso uno degli esempi più fulgidi che è possibile citare, principalmente per le condizioni favorevoli che propongono, a differenza di quanto viene messo a disposizione per il mercato di massa.

Avere una tra le varie carte pensionati può rivelarsi cosa conveniente, in quanto, da un lato, il costo è gratuito e, dall’altro, si sono tutta una serie di servizi dedicati, come ad esempio la polizza assicurativa per furto e per rapina. Quest’ultima, in alcune carte pensionati, si contraddistingue per massimali tutto sommato efficaci.

Carte pensionati: quali sono le migliori?

Orientarsi in materia di prodotti finanziari, risulta sempre cosa complessa, per il semplice motivo che ad essere coinvolte sono sempre variabili estremamente soggettive. E le carte pensionati, in quest’ottica, non sono di certo un’eccezione. Ecco pertanto una scelta di soluzioni tra prepagate e carte di credito che, a nostro giudizio, vale la pena seriamente tenere in considerazione.

Carta N26

Un’ottima carta conto che ha drasticamente cambiato il rapporto tra la banca e il consumatore, dando a quest’ultimo vari benefici. Questa soluzione risulta particolarmente indirizzata a chi ha smesso di lavorare, essendo assai duttile, onnicomprensiva e assai semplice da gestire via telefono. Risultato? Zero stress, dovuti alla coda allo sportello. Inoltre, chi è in pensione e sceglie Carta N26, può contare su un servizio di assistenza attivo ininterrottamente, anche nei festivi. In molti scelgono questa carta conto, in quanto garantisce l’accredito della pensione e l’accantonamento dei risparmi. Infine, tra gli ulteriori servizi disponibili vanno citati i prelievi e l’invio di denaro.

Carta Pensione Intesa

Il gruppo bancario torinese, leader a livello nazionale, non è di certo nuovo alla realizzazione di carte ad hoc. E la Carta Pensione Intesa, destinata per l’appunto a chi ha smesso di lavorare, si conferma una soluzione assai pratica: trattasi di una ricaricabile, sempre più di moda tra chi desidera vedersi accreditare gli emolumenti. Il bello? Si risparmia un bel po´ di soldi, rispetto ai conti correnti tradizionali. I costi annui ammontano a 9,90 euro, ma per chi ha superato la soglia dei 60 anni, non ci sono spese da fronteggiare, essendo Carta Pensione Intesa assolutamente gratuita. Infine, si noti che il plafond della carta pensionati di Intesa Sanpaolo ammonta a 10.000 euro con soglia massima di prelievo pari a 500 euro.

Per le operazioni di pagamento, non ci sono costi da accollarsi: la domiciliazione delle utenze, il pagamento, mav, rav e le ricariche telefoniche non presentano spese. La sola eccezione è quella delle RID

Carta Pensione INPS

Con Carta Pensione INPS, Poste Italiane propone a chi ha smesso di lavorare un interessante prodotto finanziario: non si tratta solo di un bancomat tradizionale che consente di prelevare, finché il saldo risulta positivo. In questo caso, più che altro si ha a che fare con un abbassamento dei costi, rispetto alla classica apertura di un conto corrente. Vero è che Carta Pensione INPS ha dalla su svariate limitazioni a livello di operatività: ad esempio, non è possibile fare alcun tipo di bonifico o pagamento di RID, dato che non si ha a che fare con una carta conto. Tuttavia, in quanto a benefici se ne contano diversi: tra i più evidenti, spicca subito la possibilità di farsi accreditare la pensione.

E per le ricariche? A differenza della classica PostePay, con questa soluzione non si registrano costi per le commissioni.

Ma non finisce qui. Menzione speciale la merita l’assenza di costi di gestione annua. Per i prelievi, occorre precisare che sono gratuiti se fatti presso gli ATM delle Poste Italiane. Di converso, se si preleva da circuito Cirrus/Maestro, i costi ammontano a 1,75 o a 2,58 euro, a seconda se l’operazione sia stata eseguita all’interno dei confini dell’Unione Europea o al di fuori.

Conclusioni

In Italia, occorre registrare purtroppo una penuria in materia di carte pensionati. Pertanto, optare per uno dei prodotti finanziari testé recensiti, può rivelarsi la scelta migliore in quanto a contenimento dei costi e a praticità di utilizzo.


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